Still life

Sintesi

Nelle arti visive l'uomo ha seguito sempre due grandi direttrici: la prima tendente a rappresentare ogni elemento del mondo conosciuto nelle sue sembianze reali, la seconda, trasfondendo nella rappresentazione le pulsioni dell'inconscio, del trascendentale o della mera impressione emotiva. Da un lato il fascino e la ricercatezza di immagini nitide e realistiche, dall'altro una forma di "sensualità" velata e inquieta in cui si diffonde un messaggio emotivo.

Nella fotografia, che più di altre arti visive si presta a infinite sfumature di genere, la tendenza alla creazione di opere dettate da una visione più introspettiva e viscerale delle cose, tocca il suo apice lì dove, grazie anche ai ritrovati della tecnica, è possibile rappresentare ciò che va oltre il mondo della fisicità.

Nel genere fotografico conosciuto con il termine di still life, per certi versi derivante direttamente dalla natura morta in pittura, è possibile restituire una patina di immaterialità al reale, estrapolando dal suo quotidiano il soggetto della creazione.

La semplice immagine di oggetto statico e "inanimato", potrà esprimere così un messaggio che esula senz'altro da quello racchiuso nello stesso soggetto nel modo in cui siamo abituati a relazionarci. L'impressione finale della scena non elude quasi mai dalla considerazione sul concetto del tempo che scorre e l'inevitabile desiderio di fermarlo. In questo senso è possibile accostare alla fotografia di still life il concetto di natura morta in pittura: nella sua espressione di vanità e caducità delle cose, ma solo in questo senso. Infatti, l'emozione espressa e la maniacale cura nella creazione di una fotografia di still life, viceversa saranno capaci di ridare vita a ciò che nella sua fisicità resta "inanimato".

L'osservazione delle cose passa attraverso un'emozione dettata dalla nostra esperienza. Maggiore è il campo delle esperienze visive e della conoscenza del mondo fisico, più vasto sarà il bagaglio a cui le emozioni attingeranno nel dare la nostra interpretazione a una scena. La finzione diventa così nuova realtà.

Le immagini che percepiamo nella realtà attraverso la vista sono tridimensionali, hanno cioè altezza, larghezza e profondità, mentre la fotografia ha a disposizione solo due dimensioni: l'altezza e la larghezza. Nello still life entra in gioco il modo di illuminare e disporre gli oggetti, unico criterio per rendere la profondità con l'effetto di luci e di ombre. E' impensabile immaginare una fotografia senza tenere conto della luce. Nel genere still life è la cosa fondamentale.

La fotografia di still life richiede un progetto, un'attenta riflessione, attenzione e molta pazienza. Tecnicamente il soggetto tema della fotografia viene isolato da ogni altro contesto che non siano gli elementi stessi, selezionati e disposti a creare una composizione. Nel fare questo si opera una sintesi, si estrapola cioè l'oggetto dalla realtà quotidiana dandogli unicità. In questo modo, pur leggendo un'informazione non rispondente alla realtà, l'osservatore può tradurla in una "realtà-finzione".

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